la lettera spedita ai parlamentari di Trieste dal Comitato per la difesa della Costituzione ( c/o Multicultura center, via Valdirivo 30 - 338 1652364 ) in merito al voto sul processo di riforma della Costituzione - A Ettore Rosato, Sandra Savino, Aris Prodani, Tamara Blazina, Lorenzo Battista e Francesco Russo:
Egregi Deputati e Senatori,
scriviamo a nome del Comitato per la Difesa della Costituzione per chiedere : ai senatori come abbiano votato nei due passaggi in Aula del disegno di legge di revisione della Costituzione; e ai Deputati come abbiano votato e - soprattutto - come intendano votare nell'ultimo passaggio, previsto per dicembre.
Riprendiamo il comunicato emesso dai promotori de "La via maestra" Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky: "Quattro soli voti hanno permesso l'approvazione al Senato del disegno di legge sulla modifica dell'articolo 138 della Costituzione, con quella maggioranza dei due terzi che impedisce ai cittadini di chiedere il referendum. È emerso così, con assoluta chiarezza, che la forzatura costituzionale non raccoglie neppure il pieno consenso della maggioranza che vuole imporla.
È un dato politico di cui tutti dovrebbero tener conto e che conferma la necessità di seguire la "via maestra" del rispetto e della attuazione della Costituzione, indicata dalle migliaia di persone che hanno partecipato alla manifestazione del 12 ottobre. In seguito all'esito del voto in Senato e come annunciato il 12 ottobre, la "Via maestra" chiede di incontrare al più presto i presidenti del Senato e della Camera."
In quanto organizzatori della partecipazione triestina e regionale alla manifestazione del 12 ottobre, nonchè di varie altre iniziative di sensibilizzazione e informazione sull'argomento in città; convinti della necessità e possibilità di recuperare il referendum sulle riforme in questione come previsto dalla Costituzione stessa, esortiamo i Parlamentari ad esprimere pubblicamente la loro opinione in proposito, e i Deputati a votare no nel passaggio finale del ddl alla Camera; e impedire che il disegno di legge passi con la maggioranza dei due terzi.
Per preservare lo spazio di agibilità democratica necessario, affinchè i cittadini possano esprimersi su un disegno di legge che stravolge la prassi di riforma concordata dai Costituenti. Tenuto presente, che la prossima sentenza della Corte costituzionale sulla Legge elettorale nota come "porcellum" potrebbe decretarne l'incostituzionalità, privando di legittimazione l'attuale Parlamento con conseguenze facilmente immaginabili.
Augurandoci di trovare ascolto presso di Voi a proposito delle istanze rappresentate, in attesa di un gentile riscontro Vi salutiamo.
Per il Comitato difesa della Costituzione di Trieste: Marino Andolina, Alessandro Capuzzo, Luciano Ferluga, Giorgia e Giovanni Grube, Margherita Guida, Mariolina Meiorin, Stojan Spetic, Bruna Zorzini
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