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venerdì 6 giugno 2025

Cinque SÌ per applicare la Costituzione

 

Il motto del Comitato di Trieste a difesa della Costituzione è

"La costituzione va APPLICATA, non stravolta".

Per questo invitiamo convintamente a votare, e votare 5 SÌ, ai referendum dell'8 e 9 giugno. 

 

 

Tutt'e 5 i referendum mirano infatti a ripristinare pezzi di legislazione che sono stati modificati in senso contrario ai dettati Costituzionali: se non nella lettera (che la Consulta non ha mai giudicato), sicuramente nello spirito.

Lavoro e lavoratori sono citati ampiamente nella Costituzione:

già all'Art. 1, "L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro."

Art.3: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

Art. 4: "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto."

Art. 35: "La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori."

Art. 36: "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa."

(E in molti altri punti che non riguardano questi referendum.)

Gli articoli, che i quattro referendum sul lavoro vogliono abrogare, sono tutti peggiorativi delle condizioni e della dignità di chi lavora:

  • La possibilità di essere licenziati illegittimamente senza che un giudice possa ordinare il reintegro (referendum 1) o un indennizzo congruo (referendum 2);

  • la possibilità di vedersi rinnovare più e più volte un contratto a termine anziché venir assunti, anche senza alcuna ragione oggettiva che giustifichi il lavoro temporaneo (referendum 3);

  • la possibilità di venire feriti o uccisi sul lavoro perché chi indice una gara d'appalto può, SENZA ALCUNA RESPONSABILITÀ, fissare condizioni che rendano impossibile l'esecuzione senza rinunciare a misure inderogabili di sicurezza, si pensi ad esempio alla manutenzione di strade e autostrade con auto e camion che sfrecciano a pochi centimetri (referendum 4).

Per quanto riguarda il referendum 5, l'articolo 3 garantisce "l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori [NON DEI SOLI CITTADINI!] all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese". Cittadine o cittadini stranieri che si mantengono in Italia con il loro lavoro e conoscono la lingua italiana abbastanza da poter partecipare, hanno per questo diritto a chiedere, se lo desiderano, la cittadinanza italiana. Il ragionevole tempo di residenza necessario per poter presentare la domanda è, per la maggior parte dei Paesi, di 5 anni, e lo era anche in Italia dal 1865 al 1992, quando fu raddoppiato. Da allora si sono susseguite iniziative volte a negare agli stranieri anche i diritti espressamente stabiliti nella Costituzione, quali il diritto d'asilo (Art. 10, comma 3), e perfino il diritto ad essere soccorsi in caso di naufragio (Art.10, comma 1), con provvedimenti amministrativi non suscettibili di referendum.

Votare SÌ al referendum 5 assume quindi un valore simbolico contro tutte le azioni disumane perpetrate dagli ultimi governi contro i diritti umani dei migranti.

Un'ultima osservazione. Sono 30 anni che leggi elettorali incostituzionali hanno massacrato la rappresentanza dei cittadini, in favore di una "governabilità" intesa come potere assoluto di chi riesce, di riffa o di raffa, a conquistare una maggioranza parlamentare.

Questa situazione fa percepire a tante cittadine e cittadini del tutto inutile partecipare alle votazioni. I referendum rimangono l'unico strumento col quale possiamo far sentire la nostra voce ottenendo un risultato immediato. È necessario preservarli e facilitarne l'uso, non svilirli.

La disinvoltura con cui importanti Cariche dello Stato, elette grazie a QUELLE leggi leggi elettorali, invitano a non andare a votare, per far fallire i referendum di cui temono i risultati, dev'essere un incentivo ad andare ai seggi per chi ha a cuore la Democrazia.

Al mare andateci pure, ma DOPO aver votato cinque SÌ.

 

domenica 13 aprile 2025

Votare ai referendum fuori sede: presentare domanda entro il 4 maggio!

Per i Referendum su lavoro e cittadinanza, che si terranno l’8 e 9 giugno prossimi, potranno votare a distanza tutte e tutti coloro che si trovano temporaneamente fuori sede.

SIA PER STUDIO, CHE PER LAVORO, CHE PER CURE MEDICHE.

E' necessario però che presentino domanda per farlo al Comune dove sono domiciliati e vogliono votare, entro e non oltre il 4 maggio.

La richiesta può essere anche inviata via e-mail.

Tutte le istruzioni per farlo QUI:

https://www.thegoodlobby.it/referendum-come-votare-fuorisede/

 




giovedì 27 febbraio 2025

28 febbraio - convegno su Autonomia Differenziata

Venerdì 28 febbraio, alle 17:30, si terrà nella sala Tessitori della Regione (piazza Oberdan 5) un convegno sull'autonomia differenziata organizzata dal Movimento 5 stelle. Fra i relatori, a nome del CdC Trieste, il nostro Daniele Dovenna. Qui sotto la locandina.

 


 

venerdì 10 gennaio 2025

27 gennaio - marcia silenziosa

Nella giornata del 27 Gennaio 2025, a partire dalle ore 9.00 presso la Casa circondariale in via Coroneo, avrà luogo la cerimonia e la successiva marcia silenziosa a cura dell’ ANED verso la Stazione Centrale di Trieste.

 


 Vi ricordiamo che tale iniziativa è stata individuata collettivamente quale primo atto formale e pubblico di presenza organizzata del Comitato 25 Aprile .


Per tale motivazione e al fine di poter garantire un ritorno importante anche dal punto di vista mediatico per il medesimo, alla luce anche della presenza in tale iniziativa di figure rilevanti quali il Questore e il Prefetto di Trieste e dell’ importanza che il giorno della Memoria riveste, vi preghiamo di poter garantire e impegnare le vostre “ strutture “ di pertinenza alla massima presenza possibile.


Vi comunichiamo che, in tale giornata il Comitato 25 Aprile sarà munito di striscione così da poter evidenziare e palesare  la presenza organizzata di tutti i “ soggetti “ che hanno deciso di riconoscersi nel medesimo.


Alleghiamo il volantino dell’ ANED relativo a tale iniziativa, esaustivo di tutte le informazioni utili allo svolgimento della medesima.

Confidiamo nella massima partecipazione e vi porgiamo fraterni saluti.

                                                Il Comitato 25 Aprile