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venerdì 30 settembre 2022

Siete ancora in tempo a presentare il reclamo!

 

Non avete presentato il reclamo che abbiamo proposto nella giornata del 25 settembre 2022?

1) perché avete votato dall'estero per corrispondenza?

2) perché l'avete saputo solo dopo?

Potete farlo via posta. Avete tempo fino al 15 ottobre.

Ne sono stati presentati MIGLIAIA, ma più sono e meglio è.

 




Il reclamo protesta perché, con la legge elettorale "rosatellum" in vigore,

  •  impedisce di scegliere i propri candidati a causa delle liste bloccate;
  •  impedisce il voto disgiunto, per cui l'elettore non può votare per chi vorrebbe senza votare anche per qualcun altro che magari non vorrebbe per nulla;
  •  privilegia alcune minoranze linguistiche discriminandone altre;
  •  discrimina i territori rendendo diseguale l’effetto del voto, il voto espresso in Calabria vale quasi la metà del voto espresso in Trentino-Alto Adige.

Più dettagli qui: 

https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/2022/09/il-25-settembre-tutti-e-tutte-al-seggio.html


COME FARE

   a. Stampate DUE copie del reclamo/protesta scaricandolo da qui:

http://www.terra32.it/rappresentanza/reclamoElezioni2022.pdf

   b. Scrivete DUE lettere seguendo una delle tracce sottostanti (o modificandole a vostro piacere) e completandole con i vostri dati;

    c.  Speditele entrambe (meglio se per raccomandata) a entrambi gli indirizzi in testa alle tracce, includendo anche una fotocopia del documento d'identità.


Volendo si può scrivere anche via PEC agli indirizzi:

Le lettere devono ARRIVARE entro 20 giorni della data della proclamazione degli eletti, che presumibilmente avrà luogo il 3 ottobre, e quindi entro il 22 ottobre. Tenendo conto dei tempi delle poste, meglio spedirle una settimana prima.


Per chi ha votato all'estero:

____________________________________________________

Alla Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati

tramite Segreteria Generale della Camera dei Deputati

Palazzo Montecitorio

Piazza Montecitorio

00186 Roma


Alla Giunta delle Elezioni del Senato della Repubblica

tramite Segreteria Generale del Senato della Repubblica

Piazza dei caprettari 79

00186 Roma


Onorevole Presidente,

io sottoscritta/o, Nome e Cognome, nata/o a ... il ../../..,  iscritto nelle liste elettorali del Comune di .....,  documento di identità di tipo ... numero ...

residente nello Stato estero di ...., a ...... in via/piazza/... ... n. ..., 

avrei voluto presentere al Seggio elettorale il reclamo/protesta allegato, ma non ho potuto farlo perché potevo votare solo per corrispondenza.

Lo trasmetto quindi alla Giunta che Lei presiede,  dato che è l'istituzione preposta a ricevere tutti i reclami e le proteste presentati ai Seggi durante le operazioni di voto e scrutinio.

Auspicando che venga tenuto nella dovuta considerazione, la invito a trasmettere alla Corte Costituzionale questa mia istanza. 

Ringrazio per l'attenzione e le invio distinti saluti

Allegati:

  • reclamo/protesta sottoscritto
  • scansione del mio documento d'identità

data, luogo e firma

____________________________________________________



Per chi ha saputo troppo tardi della protesta organizzata e diffusa:

____________________________________________________

Alla Giunta delle Elezioni della Camera dei Deputati

tramite Segreteria Generale della Camera dei Deputati

Palazzo Montecitorio

Piazza Montecitorio

00186 Roma


Alla Giunta delle Elezioni del Senato della Repubblica

presso Segreteria Generale del Senato della Repubblica

Piazza dei caprettari 79

00186 Roma


Onorevole Presidente,

io sottoscritta/o, Nome e Cognome, nata/o a ... il ../../..,  

residente a ...... in via/piazza/... ... n. ...

iscritto nelle liste elettorali del Comune di ....., seggio n. ...,  documento di identità di tipo ... numero ...


Ho saputo solo ora che alcune organizzazioni hanno ideato una iniziativa per aiutare i cittadini a protestare contro la legge elettorale detta Rosatellum, legge che ritengo incostituzionale.

Poiché condivido le motivazioni contenute nel modulo proposto, provvedo a trasmetterlo  alla Giunta che Lei presiede, dato che è l'istituzione preposta a ricevere tutti i reclami e le proteste presentati ai Seggi durante le operazioni di voto e scrutinio.

Auspicando che venga tenuto nella dovuta considerazione, la invito a trasmettere alla Corte Costituzionale questa mia istanza. 

Ringrazio per l'attenzione e le invio distinti saluti

Allegati:

  • reclamo/protesta sottoscritto
  • scansione del mio documento d'identità


data, luogo e firma



 

 

domenica 11 settembre 2022

Il 25 settembre tutti e tutte al seggio a protestare contro il Rosatellum!

Assieme a molti altri Comitati locali a difesa della Costituzione, abbiamo aderito alla campagna nazionale per convincere quante più elettrici ed elettori ad andare il 25 aprile al seggio, ANCHE SE NON VOGLIONO VOTARE, e presentare un reclamo contro la legge elettorale in vigore "rosatellum", da allegare ai verbali che verranno inviati alle Giunte per le Elezioni delle due Camere.


Questa non è una semplice azione di protesta, ma potrà avere conseguenze giuridiche che l'avvocato Felice Besostri, già autore dei ricorsi vittoriosi contro "porcellum" e "italicum", ci indicherà come rendere concrete.
 
 

 

PROTESTA CONTRO IL “ROSATELLUM”

PER UNA LEGGE ELETTORALE RISPETTOSA DELLA COSTITUZIONE!


Il 25 settembre andremo a votare con il cosiddetto “Rosatellum”, una legge elettorale che consideriamo per alcuni aspetti incostituzionale perché:

  • impedisce di scegliere i propri candidati a causa delle liste bloccate;

  • impedisce il voto disgiunto, per cui chi vota una lista bloccata di partito vota obbligatoriamente anche il candidato uninominale collegato che potrebbe non essere gradito o, nel caso delle coalizioni, potrebbe appartenere a un partito che non vorremmo rafforzare; invece, chi vota solo il candidato uninominale, automaticamente vota anche tutte le liste a esso collegato;

  • privilegia alcune minoranze linguistiche discriminandone altre;

  • discrimina i territori rendendo diseguale l’effetto del voto, il voto espresso in Calabria vale quasi la metà del voto espresso in Trentino-Alto Adige.

Sono stati presentati numerosi ricorsi contro il Rosatellum in vari Tribunali ma, in attesa di conoscerne l’esito, dobbiamo comunque fare qualcosa già il giorno del voto contro questa legge ingannevole e incostituzionale.

Infatti, il 25 settembre ciascuno può presentare una protesta/reclamo, come previsto dalle norme vigenti, sia chi vota, sia chi si astiene, basta che si rechi al seggio.

Tutti i reclami presentati ai seggi saranno inviati alle Giunte per le Elezioni di Camera e Senato, che dovranno esaminarli con la facoltà di sottomettere la questione direttamente alla Corte Costituzionale.



ADERISCI A QUESTA INIZIATIVA DI PROTESTA, LEGALE E PACIFICA,

andando al tuo seggio per presentare il reclamo.


Hai bisogno di chiarimenti? Contattaci scrivendo a 

per.la.rappresentanza@gmail.com 




Elezioni politiche 2022 - il testo del reclamo

https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/2022/09/elezioni-politiche-2022-il-testo-del.html

Il testo in formato stampabile si trova QUI

QR code:


Elezioni politiche 2022 - come presentare il reclamo

https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/2022/09/elezioni-politiche-2022-come-presentare.html

Le istruzioni in formato stampabile si trovano QUI

QRcode:



 

Il testo del ricorso contro il Rosatellum

https://coordinamentoperlarappresentanza.blogspot.com/2022/07/il-testo-del-ricorso-contro-il.html

Il testo in formato stampabile si trova QUI

Gli allegati si trovano QUI





mercoledì 1 giugno 2022

Ai referendum del 12 giugno votiamo 5 volte NO

 

Il 12 giugno saremo chiamati al voto per 5 referendum abrogativi che riguardano la Giustizia: 5 quesiti molto difficili da capire per chi non conosce perfettamente i meccanismi di funzionamento dei Tribunali. Cerchiamo comunque di evidenziarne brevemente i pericoli.

  1. Particolarmente inaccettabile per i cittadini onesti risulta il quesito 1 che permette ai politici pregiudicati di poter essere eletti e rimanere in carica, mentre oggi la legge Severino per fortuna lo impedisce.

  2. Se fosse approvato il quesito 2, l’abolizione di tutte le misure cautelari nel caso di pericolo di reiterazione dei reati favorirebbe in particolare le illegalità compiute dai “colletti bianchi”. Inoltre saranno abolite misure come l’allontanamento dalla casa familiare (violenza domestica) o il divieto di avvicinamento alla persona offesa (“stalking”): provvedimenti indispensabili per prevenire, ad esempio la violenza sulle donne che è in drammatico aumento.

  3. La separazione delle carriere rischia di legare l’azione del Pubblico Ministero a quella dell’Esecutivo. Altro che separazione dei poteri! Il PM finirebbe sotto il controllo politico del Governo, con una forte limitazione della funzione inquirente (specie nei confronti del potere).

  4. Il quesito 4 chiede che alla valutazione delle pagelle dei magistrati partecipino anche gli avvocati. Un giudice si potrebbe trovare in aula un avvocato che con il suo voto, può influenzare la sua carriera. Addio imparzialità del giudizio.

  5. Infine la cosiddetta “riforma del CSM” renderebbe più caotica l’elezione dei magistrati per l’organo di autogoverno, senza riuscire ad abolire le “correnti”.

Le cinque proposte di abrogazione convergono verso un unico scopo, quello di indebolire il Potere Giudiziario, a scapito del cittadino comune, ma a favore di potenti che intendono infrangere le leggi per difendersi poi, non NEL processo ma DAL processo, provocandone ritardi in attesa che scatti la prescrizione.

Ma il rischio va oltre.

Il buon funzionamento di una Democrazia come la nostra si basa sul bilanciamento fra i Poteri Legislativo, Esecutivo e Giudiziario, ognuno dei quali fa da contrappeso al peso degli altri e ne limita i possibili eccessi.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a vari tentativi di alterare questo equilibrio con riforme costituzionali che cercavano di unificare i primi due poteri, sottomettendoli ad una stessa maggioranza politica. Maggioranza fittizia, perché eletta con leggi elettorali a forte premio di maggioranza di cui già due sono state dichiarate incostituzionali dalla Corte, mentre contro la terza abbiamo depositato ricorsi con lo stesso obbiettivo.

Alcune di queste proposte, come le distorsioni della Costituzione proposte da Berlusconi e poi da Renzi, sono state rifiutate dagli elettori. Altre sono passate: la riduzione del numero dei parlamentari, e la riduzione del Senato a una fotocopia della Camera, con le stesse durata, scadenza e corpo elettorale.

L'obbiettivo finale è una "democratura" in cui forze politiche, elette da una minoranza di elettori, abbiano le mani libere, tutto il potere, e la possibilità di perpetuarlo con il controllo dell’informazione e modificando prima di ogni voto la legge elettorale.

Sopratutto per questo chiediamo di votare NO a tutt'e cinque i referendum del 12 giugno.


giovedì 3 febbraio 2022

Seminario con Villone su Regionalismo e Autonomie locali

Venerdì 4 febbraio dalle ore 18, si terrà IN RETE il seminario organizzato dal Comitato CDC di Milano in collaborazione con il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale su Regionalismo e Autonomie Locali con la partecipazione del presidente del CDC nazionale Villone.


Per partecipare alla riunione con Zoom:

https://us02web.zoom.us/j/84339534775?pwd=dmZmbTdSc3o4U2dtV2hubENLcWtBQT09

Numero riunione: 843 3953 4775  Passcode: CDC


Diretta streaming dalle ore 18:00 sulla pagina Facebook del CDC nazionale

https://www.facebook.com/referendumiovotono/




giovedì 20 gennaio 2022

Incontro "Il futuro della Repubblica fondata sul lavoro"

L'associazione Zeno ha organizzato per lunedì 24 gennaio alle ore 18 un evento con diretta facebook dal titolo "Il futuro della Repubblica fondata sul lavoro". 

Partecipano 

  • Marta Fana, economista, 
  • Michele Piga segretario CGIL TS, 
  • Arianna Petrosino, della Rete della Conoscenza, e 
  • Pierpaolo Brovedani che parlerà sul tema "Costituzione e salute come bene comune" per il nostro Comitato.