Relazione
sulle risposte
ricevute da Candidate e Candidati al Parlamento
Il
Comitato a difesa della Costituzione di Trieste, insieme a più di
500 altri Comitati locali confratelli, negli ultimi due anni ha
partecipato alla campagna per il NO, che il 4 dicembre 2016 ha
riportato alle urne 4.230.000 elettori che non avevano votato alle
Europee del 2014; e sostenuto l’azione dei giuristi che, con i loro
ricorsi, hanno fatto sì che la Corte Costituzionale si pronunciasse
su “porcellum” e “italicum”, con sentenze di illegittimità.
In
occasione delle prossime elezioni politiche del 4 marzo, abbiamo
individuato sette aree (non certo le sole) in cui la nostra
Costituzione è stata attuata solo parzialmente, se non per nulla,
dalla legislazione ordinaria; e chiesto alle Candidate e ai Candidati
al Parlamento quali sono le loro intenzioni in merito alla sua
attuazione, con la lettera allegata.
Sono
state interpellate tutte le forze politiche di ispirazione non
dichiaratamente fascista che hanno presentato candidature nei collegi
di Trieste (ad eccezione del Partito del Valore Umano, con cui non è
stato possibile stabilire un contatto né via mail né su Facebook).
-
o -
Ci
hanno risposto (in ordine alfabetico):
-
Liberi
e Uguali (due risposte, dai candidati Fabio Omero e Serena
Pellegrino)
-
Movimento
5 stelle (risposta a nome di tutti i candidati)
-
Per
una Sinistra rivoluzionaria (da Davide Fiorini)
-
Potere
al popolo (risposta a nome di tutti i candidati)
Ci
ha risposto inoltre Marco Villa, candidato nel Lazio della Lista del
Popolo per la Costituzione (Ingroia). La Lista del popolo non si è
presentata a Trieste, ma le domande gli erano pervenute tramite la
rete nazionale dei Comitati.
Per
quanto riguarda le risposte ricevute, che alleghiamo integralmente, osserviamo che tutte le forze politiche che hanno
risposto concordano con noi sul fatto che nelle aree segnalate la
Costituzione non è pienamente attuata, e propongono azioni concrete
per porvi rimedio.
Le
proposte avanzate sono ovviamente diverse, ma in buona parte
sovrapponibili e largamente compatibili, con poche eccezioni:
l'atteggiamento verso la NATO (da cui qualcuno vorrebbe uscire, altri
riportare ad un'alleanza puramente difensiva che non si sostituisca
all'ONU nell'intraprendere "missioni di pace" che si
rivelano poi atti di guerra) e la posizione di Sinistra
Rivoluzionaria sull'elezione del Parlamento (che vorrebbe sostituire
con un sistema di democrazia diretta con una radicale riforma della
Costituzione). Potrebbero facilmente trovare punti di convergenza in
Parlamento.
-
o -
NON
HANNO INVECE RISPOSTO (in ordine alfabetico):
-
Civica
Popolare (in coalizione con PD)
-
+EUROPA
(in coalizione con PD)
-
Forza
Italia
-
Fratelli
d'Italia (in coalizione con FI)
-
Front
Furlan
-
Insieme
(in coalizione con PD)
-
Lega
Nord (in coalizione con FI)
-
Lista
dieci volte meglio
-
Noi
con l'Italia (in coalizione con FI)
-
Partito
Democratico
-
Patto
per l'autonomia
-
Popolo
della famiglia
-
Rinascimento
- Sgarbi
-
rispettopertuttiglianimali
-
"Siamo"
Tralasciando
le liste minori che possono avere problemi organizzativi o essere
poco interessati al target che noi rappresentiamo, colpisce che,
delle due coalizioni che troveremo sulle schede elettorali, nessuna
forza politica abbia ritenuto di prendere in considerazione domande
proveniente dalla rete nazionale di Comitati a difesa della
Costituzione che sono stati protagonisti nella campagna per il NO al
referendum del 4 dicembre 2016.
Questo
evidenzia anche la strumentalità della posizione per il NO del
centro-destra al referendum sulle riforme costituzionali
Renzi-Boschi: centro-destra che approvato, nel 2006, un analogo
tentativo di stravolgimento della Costituzione poi bocciato dagli
elettori, e che ha approvato nel 2005 la prima delle leggi elettorali
incostituzionali, il c.d. "Porcellum".
Sembrerebbe
che le forze politiche che hanno governato il Paese negli ultimi 17
anni abbandonino la difesa della Costituzione alla sinistra a
sinistra del PD e al movimento 5 stelle, con la riserva mentale di
continuare a lasciarla inattuata o anche di riprovarci, a
stravolgerla in senso autoritario, non appena ve ne saranno le
condizioni.
Questo
dovrebbe risultare inaccettabile anche a quelle elettrici ed elettori
- e ve ne sono - orientate a votare per una delle due coalizioni, ma
che considerano la nostra Costituzione un'eredità e un valore da
custodire.
Non
stupisce, inoltre, che la proposta fiscale del centro-destra preveda
una flat tax - l'esatto contrario della progressività richiesta
dall'art. 53.
-
o -
Al
Comitato a difesa della Costituzione di Trieste e gli altri Comitati
locali che si riconoscono nazionalmente nel Coordinamento Democrazia
Costituzionale aderiscono persone e organizzazioni con diversi
orientamenti: di sinistra, liberali, repubblicani, socialisti,
cattolici, radicali... ed anche esponenti del PD in dissenso con la
sua linea.
Per
rispetto alle diverse posizioni politiche dei loro aderenti, non
possono dare indicazioni di voto, : ma, per difendere i principi
della nostra Costituzione antifascista, possiamo dare indicazioni di
NON voto:
-
NON
votare liste che non si basino su una chiara, netta e non ambigua
posizione antifascista;
-
NON
votare le forze politiche che hanno tentato gli stravolgimenti
costituzionali (governo Berlusconi nel 2006, governo Renzi nel 2016)
rifiutati dagli elettori nei successivi referendum; le stesse forze
politiche che hanno approvato tre leggi elettorali incostituzionali
di fila: "porcellum", "italikum" e la legge con
cui voteremo, e che hanno dimostrato con le loro NON-risposte di non
condividere le nostre preoccupazione sui dettati della Costituzione
ancora disattesi, né di voler far nulla per finalmente APPLICARLA.
Trieste,
1° marzo 2018
Comitato per la Difesa della Costituzione
c/o ANPI, largo Barriera Vecchia 15 – Trieste