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mercoledì 14 ottobre 2015

"Italicum" - PRESENTATI IN CASSAZIONE DUE QUESITI ABROGATIVI

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale: 
PRESENTATI IN CASSAZIONE DUE QUESITI PER OTTENERE REFERENDUM ABROGATIVI DELL’ITALICUM

Questa mattina una delegazione del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha presentato alla Corte di Cassazione due quesiti per l’effettuazione di altrettanti referendum abrogativi della legge elettorale recentemente approvata dalla attuale maggioranza parlamentare (italicum).

PREPARIAMOCI AI REFERENDUM SULLE RIFORME ISTITUZIONALI

Per la difesa e l’attuazione della COSTITUZIONE e per la DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA: PREPARIAMOCI AI REFERENDUM SULLE RIFORME ISTITUZIONALI

Il capo del Governo sta modificando la Costituzione grazie a un Parlamento eletto con una legge incostituzionale e per giunta con maggioranze risicatissime. Il rovescio di quello che dovrebbe avvenire!

Il Governo Renzi e la sua maggioranza con queste riforme tolgono ai cittadini il diritto di eleggere i senatori, concentrano eccessivi poteri nelle mani del Presidente del Consiglio e del Governo, peggiorano le modalità di legiferare e mettono in discussione l’equilibrio dei poteri e l’indipendenza degli organi di garanzia.

LA LEGGE ELETTORALE (Italicum), come la vecchia legge definita porcellum bocciata dalla Corte Costituzionale, limita i diritti dei cittadini a scegliere e ad avere una rappresentanza equilibrata e pluralista e favorisce, attraverso il sistema maggioritario e l’enorme premio di maggioranza, lo strapotere di chi vince le elezioni – come la legge Acerbo che favorì l’ascesa al potere di Mussolini e la dittatura fascista.

I PRINCIPI FONDAMENTALI della Costituzione e i diritti dei cittadini (lavoro, salute, scuola, giustizia, informazione, ambiente) sono sotto attacco.

DIFENDIAMO IL NOSTRO DIRITTO DI VOTO E DI SCELTA DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI AI DIVERSI LIVELLI ISTITUZIONALI

VOGLIAMO CONQUISTARE SPAZI e STRUMENTI di DEMOCRAZIA PARTECIPATA e DIRETTA

Organizziamoci per promuovere COMITATI REFERENDARI
allo scopo di fermare il disegno antidemocratico in corso.